SEI UN FALLITO. Ed è una cosa buona

“Le persone di successo falliscono”.

Francine Gordon spiega così come funziona il mindset della Silicon Valley.

Perché fallire è una buona cosa, ed è questo l’insegnamento da riportarsi in Italia.

Il fallimento porta con sé un bagaglio di conoscenza unico e, spesso, un investitore preferisce un team composto da persone che hanno già fatto questa esperienza nella propria carriera. Fallire ti permette di valutare esattamente cosa non ha funzionato e come migliorarti. Come con un bambino che inizia a fare i primi passi. Ogni volta che cade, viene incoraggiato dai genitori, sta imparando e va sostenuto, perché solo errore dopo errore può raggiungere il suo obiettivo: camminare.

La vittoria più dolce è quella più difficile. Andare in profondità, combattere con tutto ciò che hai, essere disposto a lasciare tutto là fuori, senza sapere fino alla fine se il tuo sforzo eroico sarà abbastanza.

La storia non premia la sconfitta e non troverai molti errori documentati nei libri.

Prendiamo la storia del Re Roberto I. Non pensare alla versione di Braveheart, ma alla parte che si svolge sull’isola scozzese di Rathlin Island.

Era il 1306 d.C.

Dopo aver subito una sconfitta, costretto in esilio, re Roberto di Scozia stava riflettendo sulla sua strategia in una grotta sulla pittoresca Rathlin Island. Aveva ricevuto notizie ancora più sconvolgenti dalle sue fonti in Scozia. Sua moglie era tenuta prigioniera, suo fratello era stato giustiziato e il villaggio scozzese di Kildrummy era caduto nelle mani dei suoi nemici.

Il momento era drammatico. Aveva una decisione da prendere. Poteva recarsi con i fratelli in Terra Santa o tentare coraggiosamente di restituire la libertà alla sua amata patria, sapendo, nel suo cuore, che la prima soluzione sarebbe stata da codardo.

Ma se la sentiva davvero di continuare?

Guardando in alto verso il tetto della grotta, vide un piccolo ragno appeso al suo filo che cercava di raggiungere una roccia vicina in modo da tessere la sua tela. Per sei volte il ragno provò e per sei volte non riuscì a raggiungere la trave.

Roberto I aveva tentato di liberare la Scozia dagli Inglesi e dai loro alleati per sei volte, e sei volte aveva fallito.

La determinazione del ragno non passò inosservata agli occhi del Re, che fece un patto con se stesso: se il ragno fosse riuscito a raggiungere la roccia al settimo tentativo, avrebbe continuato anche lui a provare la liberazione della sua patria. Se il ragno avesse fallito, sarebbe andato diritto in Terra Santa per non far mai più ritorno.

Mentre prendeva questa decisione, il ragno dondolò con tutta la sua forza e con un gran balzo raggiunse l’altra parte della roccia per fissare la tela.

L’affare era fatto: all’evento seguì il ritorno in Scozia.

La ferrea determinazione del ragno non soltanto influenzò in modo importante la storia scozzese, ma protesse anche i ragni da tutti coloro che sentirono il racconto nei secoli che seguirono. Per nessun motivo le persone avrebbero ucciso un ragno poiché aveva ispirato un re e mostrato il potere della perseveranza.

Durante l’infanzia ti hanno letto tante storie destinate a influenzare la tua vita di tutti i giorni.

Un legame c’è sempre!

Basta chiudere gli occhi e immaginare quante volte hai fallito come manager o come imprenditore.

È normale, dietro ogni attività di successo, c’è una storia di fallimento. Ma il successo arriva solo perché non ci si è mai tirati indietro, perché non ci si è mai arresi, perché, come il ragno della storia, si è sfruttato il fallimento solo come incentivo a migliorarsi.