-1 Alla ricerca delle radici del Genio

Cos’è il genio? Come nasce? Perché alcuni luoghi hanno prodotto una gran quantità di geni e altri no? Quali sono le cause che influenzano i luoghi del genio: il clima, la ricchezza, l’ambiente?

Vienna nel 1900, Firenze nel 500,  l’antica Atene o la Calcutta del XIX secolo e infine la Silicon Valley. Ciascuno di questi luoghi ha rappresentato e rappresenta un momento culminante nella storia dell’umanità. Che tipo di genialità quindi si può trovare in Silicon Valley.

Seppur una parte di me  sa che essere lì sarà come passeggiare nella Firenze del Rinascimento, una parte più razionale si interroga, per ora senza ancora una risposta, “possiamo davvero parlare di genio pensando alla Silicon Valley?”

Facciamo un esempio

Steve Jobs era un genio?

Alcuni dicono: “Si, ha cambiato il mondo”, altri dicono “ no, non ha inventato niente, ha solo rubato idee di altri, al massimo è un genio del marketing”.

Ma il genio non ha aggettivi. Chopin non era un genio della musica e Einstein non un genio della fisica.

Il solo fatto di porsi questa domanda fa di lui probabilmente un genio, e  la domanda diventa allora: che responsabilità ha il luogo dove è vissuto. La Silicon Valley merita davvero di essere paragonata all’Atene classica o alla Cina della dinastia Song?

Se i fan di Tucidide diranno ancora una volta NO perché il genio crea cose “per tutti i tempI” e i nostri iPhone diventano obsoleti dopo 12 mesi, l’analisi più oggettiva è un’altra.

Rubando le parole dello storico della Stanford University Leslie Berlin

“Cambiando gli strumenti si cambia il contenuto”.

La Silicon Valley ha portato innovazioni che hanno cambiato non solo in modo in cui parliamo, ma quello che diciamo.

È chiaro quindi che la Valley risponde ad almeno uno dei criteri importanti del genio “l’impatto”. Se la nostra vita oggi è totalmente diversa rispetto a 25 anni fa è in gran parte dovuto a prodotti della Silicon Valley.

E la storia lì si continua a fare giorno dopo giorno, ogni giorno.

Per approfondire questo tema consiglio  “the geography of genius” di eric weiner.